Way to Lu-Tzu

08 marzo 2007

Prima di innamorarmi di Micheddu, quando la mia vita non valeva una manciata di prugne secche,dividevo le persone in due categorie, quelle che hanno già visto il mare e quelle che non lo vedranno mai. Morire senza vedere il mare è una cosa molto triste , perché uno s' immagina il mondo come un' immensa crosta impestata da verruche di calcare e granito, con alberi cespugli e case a condimento. Sopra il mare invece, non ci cresce niente, tutto va e torna come le barche. La vita nel mare è tutta sotto, nascosta a chi non sa vedere oltre il visibile. Le persone che hanno visto il mare si riconoscono dagli occhi, perché ne conservano la meraviglia nello sguardo e spesso li tengono sbarrati anche nel sonno quando il letto di crine o foglie di pannocchie diventa una placenta in cui nuotare, sognando quello che verrà dopo la morte. Le labbra di chi ha già visto il mare sono ammanigliate verso l' alto, in un' esclamazione che vuol gridare: <<Eh raju! Ite bellu!>>

Salvatore Niffoi - La vedova scalza. Adelphi

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